I cuor di bue

“Give me moonshine, just let me die”
I Panama Limited Jug Band non sono americani. Nonostante il nome, che richiama una canzone folk degli anni ’30 dedicata ai Panama Limited, i treni che collegavano nel profondo degli Stati Uniti a inizio novecento Chicago e Saint Louis, e nonostante la musica, che attinge a piene mani al folk-blues del Delta e che nel secondo album si connota di prepotenti connotati beefheartiani. I Panama Limited Jug Band sono inglesi e, come tanti gruppi inglesi, ebbero la fortuna di essere lanciati dall’impagabile DJ John Peel riuscendo così a incidere due album per la Harvest. In particolare il secondo ‘Indian summer’ con una splendida copertina realizzata dalla Hipgnosis (quelli della mucca dei Pink Floyd) è un gran disco e purtroppo anche l’epitaffio di un’ottima band.

I figli del capitano

Death of an electric citizen, la traccia che apre Wasa Wasa, album d’esordio della Edgar Broughton Band non lascia dubbi su quanto sia importante l’impronta di Cpt. Beefheart sul sound del trio inglese. Una fonte d’ispirazione che sarà omaggiata anche nella strano medley di Apache drop-out dove fonderanno il pezzo degli Shadows con quello della Magic Band di Beefheart.

Quella dell’Edgar Broughton Band è un hard-blues tiratissimo che fa da tappeto a testi esplicitamente politicizzati e che costituiscono la vera forza motrice del gruppo: infatti esaurita quella, i loro dischi non avranno da dire poi molto di più.

Con Deviants, Pink Fairies, Third World War costituiranno quel nocciolo duro dell’underground britannico dei primi anni settanta che farà proprie le istanze di quella classe operaia che seppure per l’ennesima volta non vedrà il paradiso farà da apripista per i futuri punkrockers.