Luce alla Neon (Neon Records #1)

La Neon Records nacque come costola della RCA con grandi speranze e progetti ambiziosi come il supergruppo Centipede di Keith Tippett. Ebbe purtoppo vita brevissima e nel buco finanziario dell’etichetta inglese finirono per cadere miseramente ottimi gruppi sospesi tra progressive e jazz-rock come Spring, Tonton Macoute, Indian Summer, Running Man, Raw Material. Per quasi tutti loro non ci fu altra occasione di pubblicare altro materiale.
Tra le centodieci mani dei Centipede che registrarono l’album Septober Energy , con la produzione di Robert Fripp,  c’era il meglio del meglio della scena jazz-rock britannica con membri di King Crimson, Soft Machine, Nucleus, Patto.

Raro Ben

Piccola gemma di jazz-rock uscita nel 1971 quella dei Ben. In copertina un naso che cola come un rubinetto male avvitato. Musica che cola a fiotti copiosi lungo le quattro tracce in cui si cimentano i quattro musicisti (sax, organo, chitarra e batteria). Disco purtroppo ricordato più per le quotazioni abnormi sul mercato dei vinili, l’originale LP è tra i più rari del catalogo della Vertigo e quindi tra i più costosi, che per la musica: molti recensori infatti lo bollano come tra le cose peggiori licenziate dalla label dall’inconfondibile spirale. Cosa in parte vera, ma più per merito del resto della scuderia – Black Sabbath, Gentle Giant, Patto, Nucleus e compagnia cantante – che per demeriti propri.