Un altro stile di vita

Le immagini di Koyaanisqatsi, film-documentario presentato per la prima volta nella primavera del 1982 del regista Godfrey Reggio, sono sottolineate dal solo commento sonoro di Philip Glass. Il minimalismo del compositore statunitense permea completamente la pellicola priva di dialoghi e trama e dove la chiave interpretativa va cercata nella parola hopi, la lingua degli amerindi dell’Arizona che vuol dire vita tumultuosa ed è quindi un invito a cercare un altro stile di vita.

La colonna sonora esce una prima volta nel 1983 ma solo con una parte delle musiche presenti nel film. La versione completa sarà edita solo nel 2009.

Testa e cuore

Dietro le quinte della new wave americana brigarono le migliori menti dell’intellighentia musicale del tempo: Brian Eno, John Cale, Philip Glass. Quest’ultimo, uno dei maestri del minimalismo, nel periodo che intercorre tra le sue Einstein on the beach (1975) e Koyaanisqatsi (1983) si dedicò alla produzione di un gruppo newyorkese: i Polyrock.
Due dischi, Polyrock (1980) e Changing hearts (1981) estremamente creativi dove si sente la mano di Glass nel bilanciare serrati ritmi funky e uno spiccato romanticismo.