Perchè non mangi non le carote?

La leggenda vuole che furono cacciati dalla Virgin dopo essere stati beccati a fare un’orgia vestiti da nazisti. Non si è mai saputo se fosse vero. Vero è che la Virgin voleva che “normalizzassero” quel suono messo a punto negli anni di isolamento di Wumme, dove dal ’70 al ’73 vissero in una vecchia scuola, suonando, manipolando nastri, costruendosi i propri strumenti e alternando un isolamento quasi monastico senza radio e TV ad orge e droghe. Il loro manager, Uwe Nettelbeck, giornalista di estrema sinistra, era riuscito a procurargli un contratto con la Polydor senza che avessero neppure mai suonato una volta! Grazie a quel contratto riuscirono a mantenersi durante quell’anno in cui vide la luce il primo leggendario LP: vinile trasparente e copertina radiografica. Tre lunghe tracce che partono demolendo il rock sotto le note deformate di Satisfaction e All you need is love e proseguono tra sogno e incubo fino alla conclusiva e beffarda “and at the end realise that nobody knows if it really happened”.

In religioso ascolto (Made in Japan #12)

Tanti musicisti degli anni sessanta andarono in India (due nomi per tutti, Beatles e Bob Dylan) o in Nordafrica (Rolling Stones) in cerca di ispirazione e, spesso e volentieri, sostanze psicotrope su cui sorvoliamo. In altri paesi c’era già una tradizione millenaria cui attingere e incorporare nella propria musica. Nel 1970 il supergruppo People, messo su dalla casa discografica A&R e capitanato dal chitarrista Kimio Mizutani, registra CeremonyBuddha meet rock. Al rock di matrice anglosassone si sovrappongono in maniera molto naturale i suoni cerimoniali buddisti. Un esperimento nato per fare cassa ma per una volta anche qualitativamente valido.